Inter Sensi, dati inquietanti, scenari imprevedibili

di Mario Spolverini, pubblicato il: 01/02/2020

Qualcuno si è spinto a dire che fino alla partita con la Juventus Stefano Sensi era stato il centrocampista con il più alto rendimento in Europa. Che sia vero o meno, la verità non è comunque lontana. L’ex Sassuolo aveva giocato due mesi di calcio stellare sia in Campionato che in Champions League.  A San Siro l’entusiasmo sollevato dalle sue accelerazioni e dalle giocate in profondità  non si vedeva da anni. Al folletto di Urbino quei 60 giorni erano bastati per imporsi come leader tecnico e tattico della squadra, lui creava Lautaro e Lukaku finivano il lavoro. E senza disdegnare di mettersi in proprio, 3 gol in 6 giornate tra cui quello decisivo, di testa (!!) contro l’Udinese la dicono lunga sulle sue capacità di assaltatore.

Poi il buio. L’adduttore che prima sembra tornato a posto, dopo più di un mese, un’apparizione di pochi minuti nella disgraziata partita di Dortmund, poi di nuovo stop. La sosta natalizia doveva restituire un giocatore ritrovato. 3 partite nel nuovo anno per riprendere confidenza con il campo senza squilli particolari, anzi decisamente sotto tono.  Sensi mancherà anche a Udine con tutta probabilità. Le voci parlano di edema al polpaccio sinistro da trattare con cautela assoluta in vista del derby e della semifinale di Coppa Italia con il Napoli.

Solo sfortuna o c’è altro? I siti specializzati offrono un quadro da prendere con le molle. Escludiamo la stagione 2018-2019 nella quale Sensi mancò in 2 partite con il Sassuolo per un trauma alla mano. Per il resto,  nel 2017-18 ha saltato 10 partite per un guaio all’adduttore e lesione al polpaccio. Nel 2016-17 addirittura 3 gli stop. Un infortunio al bicipite, un affaticamento ed un altro episodio della stessa natura lo costrinsero a saltare 15 partite tra settembre e marzo. In parole povere, Sensi è mancato per quasi un  terzo delle due stagioni.  Come quest’anno, in poche parole.

A giugno l’Inter dovrà decidere se esercitare il diritto di riscatto con 25 milioni di euro, dopo il prestito per questa stagione fissato a 5.  Sul Sensi di settembre la firma sarebbe arrivata in carrozza. Dopo questi ultimi mesi, dopo l’arrivo di Eriksen è facile prevedere che la decisione sarà molto più combattuta.


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