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Inter: Romelu Lukaku e il regalo da brividi a Christian Eriksen

Romelu Lukaku e il regalo da brividi a Christian Eriksen. D’altronde come diceva sir Francis Baconl’amicizia raddoppia le gioie e divide le angosce”. Il 2-0 di Lukaku, segnato ieri (lunedì 21 giugno, ndr) nel match contro la Finlandia, permette a lui di diventare capocannoniere dell’Europeo e soprattutto di qualificare la Danimarca di Christian Eriksen agli ottavi di finale. Eccolo, dunque il raddoppio delle gioie su cui teorizzava Bacon.

Lukaku voleva andare a trovare Eriksen in ospedale, già pochi giorni dopo la tragedia sfiorata, ma le restrizioni anti-Covid19 non glielo hanno permesso. I due, a quanto raccontano i media internazionali, si sono sentiti (quasi) tutti i giorni. Per un ragazzo, che a sei anni vedeva la madre mescolare il latte con l’acqua perché non avevano soldi, questi gesti non bastavano. Ci voleva, come a sei anni, qualcosa di più. Allora fu lo ‘scatto’ d’orgoglio – “Giocherò a calcio nell’Anderlect, andrà tutto bene, staremo bene” – questa volta è stato il 2-0 necessario proprio alla Danimarca per ‘blindare’ il terzo posto nel girone. Il regalo di Lukaku a Christian Eriksen conferma quanto il centravanti belga sia predominante sia come calciatore (41esimo gol stagionale) sia come uomo. Un altro gesto che confermi questa ‘nostra’ – e fortunatamente non solo nostra – teoria? Dopo la rete segnata all’esordio contro la Russia, Lukaku è corso verso una telecamera a bordocampo, baciandola ed esclamando: “Chris, I love You“.

Con questi gesti Lukaku ha cercato dunque di dividere l’angoscia con Christian Eriksen. Il futuro del danese è ancora incerto. L’Inter lo ha convocato, come segno di vicinanza non solo a parole, per il ritiro dell’8 luglio. A oggi è però impossibile dire se e quando tornerà il fuoriclasse danese. Però Eriksen e i tifosi nerazzurri possono (fortunatamente) dormire ‘sonni tranquilli’. L’Inter è in buone mani. Sono quelle di un gigante d’ebano che non ha paura di niente e gol dopo gol, gesto dopo gesto è arrivato sul podio dei tre centravanti più forti al mondo (insieme a Robert Lewandowski ed Harry Kane). Non male per un giocatore che, quando venne acquistato due anni fa dall’Inter, venne definito (da qualcuno) come un investimento eccessivo. Non male davvero.

Salvo ‘terremoti’, l’Italia di Roberto Mancini incontrerà Romelu Lukaku ai quarti di finale. Sarà la prova del 9 per gli azzurri e per il gigante d’ebano. Chi vincerà eventualmente questo scontro, probabilmente, avrà la carica mentale giusta per ‘non temere più nessuno’ ed arrivare a Wembley?

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