Inter, l’unanimità  della Lega puzza di scaricabarile, serviva più coraggio.

di Mario Spolverini, pubblicato il: 21/04/2020

Dunque la Lega ha partorito  la riapertura del campionato e lo ha fatto all’unanimità. Ogni resistenza è stata sedata, anche quella dei più riottosi come nel caso di Cellino che solo 48 ore fa diceva di voler ritirare la squadra in caso di ripresa delle ostilità. Il Fatto Quotidiano parla stasera di una nota della FIGC di qualche giorno fa al Governo nella quale si pretendono “2000 tamponi nel giro di 3 giorni da analizzare nei centri regionali accreditati” per giocatori, staff, magazzinieri ecc.. Della serie c’importa una mazza se i tamponi non ci sono per medici e infermieri, c’importa una mazza se così si intaseranno i centri di analisi, il calcio prima di tutto.

Tutto concorre a disegnare un quadro in cui  le mosse siano state preparate scientificamente,  presumendo che il Governo possa adottare misure di grande cautela e di certo senza costruire corsie preferenziali per il calcio a scapito del perosnale ospedaliero e della gente che deve tornare a lavorare. E tutto questo mentre poco fa l’Olanda ha deciso che il campionato chiude fino al 1 settembre. L’Olanda ! Poco più di 10000 casi e 770 morti, numeri che fanno il solletico a quelli italiani pur con le debite proporzioni di un paese con 12 milioni di abitanti rispetto ai nostri 60.

Insomma si pensa al dopo si, ma solo perché se tutto resterà fermo il calcio potrà dire non è colpa mia, altri hanno deciso. E questi altri paghino i danni. Il gioco è vecchio come il cucco, gli italiani non aspettavano Gravina e Dal Pino per impararlo. Si guarda solo al prossimo estratto conto anziché a disegnare scenari concreti per il dopo virus, modelli diversi da quello conosciuto fino ai primi di ma tant’è, questo è quello che passa il convento.

Spiace solo che anche l’Inter si sia accodata senza alzare la voce. La storia del club ha nel suo Dna non solo la nobiltà dei valori ma anche la ribellione allo status quo quando le condizioni lo richiedono. Così facendo diventa inutile aver dato del pagliaccio a Dal Pino.


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