Inter, Conte e Marotta convinti, Tonali non basta, serve il vero boss

di Mario Spolverini, pubblicato il: 09/07/2020

Come era largamente prevedibile il pareggio con il Sassuolo e la sconfitta con il Bologna hanno fatto ripiombare l’Inter nel turbinio delle polemiche. Le sconfitte della Lazio a Lecce e della Juventus a Milano avrebbero potuto mettere i nerazzurri in condizioni ottimali per mirare alla seconda piazza facendo anche un pensierino a qualcosa di più visto i campioni d’Italia saranno attesi dall’Atalanta delle meraviglie tra pochi giorni.

Così non sarà ed i tifosi, oltre a sacramentare per le occasioni perse, sembrano  rivolgere la loro attenzione più al mercato che a questo finale di stagione, nonostante sia ancora tutto da scrivere tra serie A ed Europa League.

Il percorso per chiudere il gap con la Juventus e gli altri top club europei va avanti nonostante tutto, in attesa che il rinnovo degli sponsor più importanti e la definizione del nuovo stadio portino le risorse necessarie a competere ad altissimi livelli. In questa logica, l’arrivo di Hakimi ha dimostrato che le aspirazioni di Suning sono all’altezza delle dichiarazioni del passato.

Le indiscrezioni nelle ultime settimane hanno parlato di un accordo già fatto con Sandro Tonali, in attesa di chiudere anche quello con il Brescia e portare il giovane talento in nerazzurro. Ma per quanto forte basterà l’arrivo del 20enne centrocampista delle Rondinelle a sistemare un centrocampo atavicamente in sofferenza come quello dell’Inter?

Conte ha sempre fatto capire di ambire a giocatori di esperienza e carisma, la pervicacia con cui continua a seguire il suo pupillo Vidal ne è un indice probante. Adesso sembra che anche Marotta si sia convinto di questo, nonostante l’arrivo di Eriksen a gennaio. La fascia mediana non è la sua mattonella preferita ed è proprio lì che l’Inter ha bisogno dei rinforzi più concreti. Barella e Sensi, per la giovane età e per gli infortuni ripetuti non possono garantire 60 partite ad altissimi livelli, Brozovic continua a cantare e portare la croce ma anche per lui  sembrano crescere le difficoltà più delle certezze.

In quella fascia di campo decisiva occorrono talenti e fisicicità diverse, rintracciabili in 2/3 nomi accostabili all’Inter, Pogba e  Milinkovic Savic oggetti dei sogni di molti con costi altissimi e  forse anche Thomas, pupillo del Cholo Simeone, decisamente più abbordabile vista la clausola rescissoria di 50 milioni di euro pagabile in due anni ed un ingaggio assai più modesto di quello dei “fenomeni”.

Qualche spiffero di mercato inizia ad uscire. I tempi ci sono, affari come questi cozzano con la fretta dei tifosi, anche perché le coppe europee d’agosto consiglieranno a tutti la massima prudenza. Ma tutto lascia pensare che non sia inverosimile ora pensare all’arrivo di un boss vero del centrocampo magari insieme a Tonali.


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