Mercato Inter: Icardi, un re nudo e senza materia per gli avvocati

di Mario Spolverini, pubblicato il: 10/08/2019

Secondo il Corriere della Sera  vedere Lukaku con la maglia numero 9 sulle spalle nei servizi fotografici di presentazione del belga  avrebbe fatta parecchio male a Mauro Icardi. Tanto da fargli aprire definitivamente gli occhi sulla realtà. L’Inter ha fatto la sua scelta, l’argentino è il passato, il futuro viaggia su un altro binario ed anche con  la consegna della numero 9 al nuovo arrivato la società intende dare visibilità concreta al nuovo corso.

 Ecco perché nelle ultime ore ha iniziato a riconsiderare l’opzione di lasciare Milano, una prospettiva che aveva analizzato con minore convinzione anche in passato, ma che adesso è costretto a guardare da un’altra prospettiva. Quella di un… Re spogliato non solo dello scettro (la fascia da capitano) e della corona (la maglia da titolare) che aveva preso grazie ai 124 gol nei 6 anni all’Inter, ma anche di tutti i suoi averi (il numero 9). Il Re Mauro è nudo e si guarda intorno”.

Diversi commenti riportano la volontà dello staff di Icardi di considerare anche questa “spoliazione” come un affronto di cui chiamare l’Inter a rispondere. Qualcuno, forse un po’  imprudentemente,   ha parlato di “danno all’immagine”, come se la maglia, il numero della maglia, fosse un simbolo  su cui costruire la sua visibilità, dunque il suo successo, un elemento  dunque da riferire alla sfera personale e patrimoniale del singolo giocatore.

Gli avvocati, se chiamati in causa, faranno il loro mestiere, ma la strumentalizzazione insita in questa tesi appare evidente. Maglie e numeri competono alla discrezionalità della società, non è il numero che fa il campione, sono le sue performance dentro e fuori dal campo. Parlare di danno all’immagine con quel che Icardi e signora hanno pubblicato negli ultimi mesi appare una forzatura evidente.


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