L’ex direttore generale della Juventus pronto a tornare in pista dopo la fallimentare esperienza con bianconeri. Va dai suoi rivali.
Nemo profeta in patria. Verrebbe quasi da utilizzare la celebre locuzione latina per descrivere la nefasta esperienza di Cristiano Giuntoli alla Juventus. La sua Juventus, quella per cui faceva il tifo da bambino, per sua stessa ammissione.
L’esperienza di Cristiano Giuntoli alla Juventus si è rivelata un autentico fallimento, un capitolo nero per l’ex uomo simbolo dello scudetto napoletano. Arrivato con l’aureola di Mago del mercato, non prima di aver chiuso nel peggiore dei modi la sua esperienza tricolore alle falde del Vesuvio, litigando con De Laurentiis, ha rapidamente smarrito la bussola in un ambiente che non ha saputo comprendere né domare.
Una stagione conclusa anzitempo, polemiche roventi e un progetto sportivo mai decollato. L’epilogo amaro. Non è andato bene nulla tra Giuntoli e la sua Signora. La responsabilità dell’ormai ex direttore generale si misura anche e soprattutto dalle cifre investite e dai risultati ottenuti.
Giuntoli ha avuto a disposizione un tesoretto significativo per rifondare la squadra, ma i tanti soldi spesi sul mercato estivo non si sono tradotti in prestazioni all’altezza. Acquisti costosi e poco incisivi, vedi i 60 milioni buttati per Koopmeiners, tanto per fare un esempio, hanno svuotato le casse della Vecchia Signora, lasciando un passivo tecnico ed economico difficile da risanare nel breve periodo.
Uno dei momenti più critici del suo mandato è stato il braccio di ferro con Massimiliano Allegri: rapporti logorati, divergenze tattiche e visioni opposte sul futuro della squadra hanno creato una frattura insanabile nello spogliatoio. La tensione culminata in scatti d’ira in mondovisione ha evidenziato una gestione dirigenziale tutt’altro che impeccabile e serena.
Fu Giuntoli a scegliere Thiago Motta come allenatore per il rilancio bianconero. Il progetto, basato su un calcio propositivo e moderno, è naufragato prima ancora di mostrare i primi frutti significativi, concludendo la stagione con un esonero. Un altro errore di valutazione che ha certificato l’incapacità di Giuntoli di replicare a Torino le fortune vissute al Napoli.
Uscito dai radar dopo il fallimento Juventus, Cristiano Giuntoli potrebbe tornare in pista proprio al capezzale dei “nemici di sempre” della Juventus, la Fiorentina. Il presidente Rocco Commisso starebbe seriamente valutando il profilo dell’ex bianconero.
L’obiettivo è chiaro: sfruttare la sua sete di riscatto e la sua esperienza per salvare una stagione che doveva avere l’obiettivo Champions League con Pioli in panchina, ma che vede la Viola in piena zona retrocessione. E comunque c’è sempre la Conference League, vincere in Europa come un punto di ripartenza. Per la Fiorentina e per Giuntoli.