L’arrivo di Adrien Rabiot potrebbe non essere l’ultima operazione del Milan in questo mercato. Vengono a prendere un rossonero.
L’ultimo chiude la porta. Ma nel calcio non tutti i proverbi hanno una valenza vera e propria. Prendete il Milan: la sirena della sessione estiva è suonata, ma solo dentro i confini del Belpaese. Là fuori c’è chi sta venendo con una valanga di soldi per togliere una risorsa a Max Allegri.
Non è l’allenatore rossonero sia fortunato: ha iniziato la stagione senza Leao, uno dei migliori nel pre-season milanista, con grandi possibilità di giocare come centravanti. Ma prima bisogna vederlo in campo. C’è da aspettare invece per Ardon Jashari.
Lo scontro fortuito con Gimenez in allenamento è stato fatale per l’ex Club Brugge, un giocatore su cui Allegri faceva grande affidamento ma che non vedrà un bel po’: una frattura al perone destro lo fermerà per almeno due mesi. Se tutto va bene, visto che la frattura è sì scomposta, anche se non necessita operazione.
L’arrivo di Adrien Rabiot, insieme a quello di Nkunku ha colmato le lacune di un mercato partito a fionda, ma impantanatosi nella ricerca spasmodica di quel centravanti per cui il Milan ha perso troppo tempo, tra un Boniface che non ha superato le visite mediche e un Harder che doveva venire ma che alla fine è finito dallo Sporting al Lipsia.
Le richieste di Allegri negli ultimi giorni di mercato fanno capire che le idee erano poco chiare. Volere un difensore centrale, un centrocampista e un attaccante significa aver sottovalutato la spina dorsale di una squadra. Il che non è piccolo particolare.
Però quel vantaggio di non avere coppe europee, quindi concentrarsi solo ed esclusivamente in campionato, potrebbe essere sfruttato. Ammesso e non concesso che il gruppo squadra di Allegri resti tale e quale.
Dalla Turchia, dove il mercato si chiude soltanto il 12 settembre, sono certi che il Trabzonspor avrebbe messo nel mirino Ismael Bennacer, attualmente un esubero per il Milan, ma visti gli infortuni pur sempre una possibile risorsa.
Secondo Sabah Spor, l’offerta de Trabzonspor consisterebbe in un prestito con diritto di riscatto, una formula non del tutto gradita al club rossonero, che preferirebbe una cessione a titolo definitivo, ma che a mercato chiuso potrebbe convincere il Diavolo a cedere il centrocampista, magari provando a rinforzarsi a gennaio, quando si avrà un’idea più chiara di questo Milan.