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PSG superiore, l’Inter si arrende in finale

Una finale andata in maniera completamente diversa rispetto a quelle che erano le aspettative della vigilia. L’Inter, dopo aver eliminato Bayern Monaco e Barcellona, pensava di avere molte più chance nella serata di Monaco. Forti dell’esperienza di due anni fa, i ragazzi di Inzaghi si approcciavano a questo appuntamento con la convinzione di poter alzare al cielo la Champions League. Fin dalle prime battute però si è vista la differenza tra le due squadre sotto tutti i punti di vista.

Tecnica, qualità, rapidità nei passaggi, ricerca della verticalizzazione e continui cambi di posizione. Il PSG ha disputato la finale perfetta portandosi, sul 2-0, dopo appena venti minuti di gioco. Il grande protagonista è stato Doué, classe 2005 (20 anni il prossimo 3 giugno) autore di una doppietta e dell’assist per il momentaneo 1-0. La partita era stata aperta dall’ex di turno Hakimi con Kvaratskhelia ad aver realizzato il gol del 4-0. Il PSG di Luis Enrique vince la Champions League, realizza uno storico triplete mentre l’Inter andrà al Mondiale per Club con il morale sotto i tacchi.

PSG-Inter: delusione nerazzurra

Il passivo più pesante nella storia delle finali di Champions League. Un 5-0 che fa male; l’Inter chiude la stagione nel peggiore dei modi, dalla possibilità di vincere tutto a non avere nulla da mostrare ai propri tifosi. Questa sera non ha funzionato niente; le armi che hanno permesso ai nerazzurri di eliminare il Barcellona. Da Dumfries a Lautaro, da Barella alla profondità di Thuram: tutte soluzioni disinnescate da una squadra, bisogna dirlo, che ha espresso 90 minuti di grandissimo calcio. In casa Inter è il momento di leccarsi le ferite, mettersi alle spalle questa difficile serata e ripartire con l’obiettivo di riprovarci il prossimo anno.