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Assalito nel traffico di Napoli, gli sono entrati in macchina | Antonio Conte è sotto choc: è successo dopo la partita

Antonio Conte - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Il mister della squadra partenopea è rimasto molto scosso dalla notizia: un suo calciatore è stato assalito e rapinato

La notizia riportata nelle ultime ore da tutte le principali testate giornalistiche ha scosso i tifosi partenopei. Riguarda uno dei loro calciatori, che mentre ritornava dalla partita è stato assalito e rapinato da alcuni malviventi.

Purtroppo quando si ha una certa fama è difficile passare inosservato. Sono sempre posti sotto i riflettori e si conosce sempre dove siano e quale destinazione stiano raggiungendo, rendendo più semplice ai criminali intervenire.

I suddetti li ritengono come le loro vittime preferite. Questo perchè avendo stipendi da capogiro posseggono beni materiali di altissimo valore, che rivenduti ai miglior offerenti a somme altissime gli permettono di cambiare drasticamente la loro vita.

Al giorno d’oggi sono purtroppo tanti i giocatori protagonisti di queste vicende. Fortunatamente nella maggioranza dei casi ne sono usciti indenni ma spesso restano feriti per difendere i propri cari, minacciati per avere in cambio grosse somme di denaro.

Il calciatore partenopeo derubato

Il malcapitato è David Neres, arrivato in estate a Napoli dal Benfica. Al classe 1997, a poche settimane dal suo approdo nella squadra azzurra, gli fu sottratto il suo orologio Rolex mentre era seduto nel VAN che l’avrebbe riportato in albergo dopo la partita di Serie A contro il Parma, nella quale fu decisivo.

Sia lui che la sua famiglia furono minacciati da un’arma da fuoco, per cui era inevitabile cedere l’oggetto in questione. E da alcuni audio intercettati dalle Forze dell’Ordine, si può ben ascoltare come si sia svolto l’accaduto e di come i ladri stessero discutendo dopo il furto del fatto che avrebbero potuto venderlo ad oltre 100 mila euro nel mercato nero.

David Neres – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Giustizia fatta

Grazie alle indagini eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo, Gianluca Cuomo, 30 anni, Giuseppe Vitale, 24 anni, e Giuseppe Vecchione, 34 anni, i tre rapinatori sono finiti in carcere. Tutto il gruppo era residente nel Rione Lauro, un quartiere di Fuorigrotta ed aveva già premeditato il colpo.

Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti sul suolo stradale, sono riusciti a risalire agli autori del raid. E’ stata rilevata l’automobile con la quale sono scappati, già sotto osservazione per un procedimento relativo al Clan Iadonisi e sono stati ritrovati i loro vestiti, buttati in un autocompattatore dell’Asia per non lasciare tracce. Tutto è bene quel che finisce bene: nessuno ha avuto ripercussioni e giustizia è stata fatta.